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RoeroPatrimonio mondiale dell'Unesco

Il territorio del Roero risale al periodo pliocenico ed è formato in prevalenza da sabbie di origine marina e da argille grigio-azzurre.

Questi terreni ebbero origine da un mare interno denominato Golfo Padano. Sono terreni più giovani e meno compatti di quelli di Langa e derivano da sedimentazione di detriti marini di diversa natura. Tutte le caratteristiche dei terreni del Roero si possono ammirare negli spaccati delle Rocche. Formazione geologica che risale alla notte dei tempi quando 250.000 anni fa il Tanaro deviò il suo corso per opera di un altro fiume e causò la così detta “Cattura del Tanaro” (come definiscono gli studiosi). Il risultato di questo sconvolgimento che mutò in modo forte il corso dei fiumi e delle valli è ancora oggi visibile e in completa trasformazione nel paesaggio delle Rocche.

La parola Roero (in piemontese Roé) identifica questa regione geografica situata alla sinistra orografica del fiume Tanaro composta da 24 comuni insediati su una superficie di circa 400 kmq.

Il 22 giugno 2014 nella 38esima sessione dell’Unesco a Doha il Roero insieme a Langhe e Monferrato è entrato a far parte del Patrimonio dell’Unesco.

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